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RIFLESSIONI SUL VOTO POLITICO IN ITALIA
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- Di Comintern
- Lunedì, 26 Settembre 2022 07:52
Elezioni fotocopia di quelle del 2018 ma cambia uno degli attori di quattro anni fa. Sparisce la Lega dal panorama politico al Nord spodestata e sostituita da Fratelli d'Italia. Al Sud si conferma prima partito, pur con un'importante perdita di voti a livello nazionale, il M5S. Il Paese resta, come nel 2018, polarizzato tra due distinte motivazioni di voto: al Nord prevale ancora il forte richiamo all'egoismo economico e imprenditoriale nazionale, incarnato meglio da FdI, contrapposto a quello solidale europeo; al Sud restano immutate la speranza e la richiesta di una vita migliore così come enunciate dal M5S. Il partito di Meloni è primo in Italia, quello di Conte primo al Sud dove il grande sconfitto è il PD che ha preferito accantonare temi forti quali «Reddito di Cittadinanza» e «Salario minimo legale» indicativi di un percorso da riqualificare (il primo) e da costruire (il secondo) per potenziare e rilanciare lo sviluppo produttivo. Vale la pena ricordare che - come certificato dall'ISTAT - il reddito di cittadinanza ha contribuito a ridurre del 18% la povertà assoluta in Italia e che il salario minimo legale garantisce il lavoro degno e garanzie certe ai lavoratori dipendenti. Meloni, una volta capo del governo, dovrà fare necessariamente i conti con quella parte del paese, il Meridione, che non vuole più continuare ad essere serbatoio economico di riserva per lo sviluppo produttivo del Settentrione. E dovrà muoversi facendo i conti con la ferrea opposizione del M5S, come annunciato da Conte, su reddito di cittadinanza e salario minimo legale. Il PD dovrà capire, e decidere, se sarà in grado di rilanciare temi economici di sinistra senza finire a rimorchio del M5S. Lega e Forza Italia potranno solo beneficiare di qualche poltrona ministeriale senza alcuna pretesa di poter incidere sull'azione politica di FdI. Salvini dovrà guardarsi le spalle per mantenere la carica di segretario del partito, Berlusconi potrebbe soffiare sul collo di Meloni pur di vedersi accontentato in qualche pretesa da ultima spiaggia, riservandosi di tirare fuori dal cilindro la carta del ribaltone. Non penso sarà una legislatura facile ed agevole.