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IL 2020 UN ANNO NERO PER L'ITALIA IN EUROPA
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- Di Comintern
- Martedì, 20 Aprile 2021 08:45
Eurostat in una suo recente report sulle componenti del Pil ci informa che l'Italia ha perso nel 2020 oltre 39,2 miliardi di euro di salari e di stipendi, attestandosi a -7,47% sul 2019 e passando nell’anno da 525,7 miliardi di euro a 486,4 miliardi di euro. Nello stesso periodo, in Francia il monte salari perso è stato pari a 32 miliardi di euro su una massa salariale passata in un anno da 930 miliardi di euro a 898 miliardi di euro segnando un -3,42% e in Germania si sono persi “solo” 13 miliardi di euro su oltre 1.500 miliardi di euro con un -0,87%; nell’Unione Europea (a 27 membri) il calo del monte salari è stato pari a -1,92%. In Italia il dato sulla massa dei salari a prezzi correnti nel 2020 in Italia è inferiore ai livelli 2016 (490,6 miliardi di euro) e di fatto azzera la crescita registrata sui salari a partire dal 2015 con la decontribuzione sulle assunzioni introdotta dal Governo Renzi. Altro dato da non trascurare è relativo alla perdita di 464.000 posti di lavoro nel 2020: un dato parziale per difetto in quanto non tiene conto delle nuove regole di calcolo secondo le quali chi è in cassa integrazione da oltre tre mesi non è considerato occupato. In Italia il calo del complesso delle retribuzioni è stato consequenziale alle restrizioni attuate per contenere il contagio da Covid, con il crollo dei contratti a termine e con il largo uso degli ammortizzatori sociali, laddove i contributi sociali dei datori di lavoro sono diminuiti dai 194,2 miliardi di euro del 2019 a 184 miliardi di euro del 2020 con una riduzione del 5,24% mentre, stesso periodo, in Europa i contributi sociali, sempre a prezzi correnti si sono attestati mediamente a -1,37%. Tra il 2019 e il 2020 il prodotto interno lordo a prezzi di mercato, prezzi correnti, è diminuito da 1.790,94 miliardi di euro a 1.651,59 miliardi di euro con un calo del 7,78% (-8,9% la contrazione calcolata invece dall’Istat in volume). Dal lato della domanda interna nel 2020 si registra, in termini di volume, un calo del 9,1% degli investimenti fissi lordi e del 7,8% dei consumi finali nazionali e per quel che riguarda i flussi con l'estero, le esportazioni di beni e servizi sono scese del 13,8% e le importazioni del 12,6%. Il debito pubblico ha raggiunto nel 2020 quota 2.569.258 milioni di euro, pari al 155,6% del pil; la crescita dal 134,6% del 2019 è legata al calo del pil nel 2020 e alle misure per l'emergenza Covid. Un anno nero per l'economia, un anno infernale per le fasce sociali che vivono solo di salario.