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COS'È LA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE
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- Di Comintern
- Mercoledì, 08 Febbraio 2023 11:48
LA FEDERAZIONE ANARCHICA INFORMALE
La Federazione Anarchica Informale (FAI) è un'organizzazione anarco-insurrezionalista italiana che riunisce gruppi e/o singole individualità tra loro affini. La nascita fu sancita il 21 dicembre 2003 con la rivendicazione dell'esplosione, firmata appunto dalla FAI-Federazione Anarchica Informale, avvenuta nei pressi della casa bolognese dell'allora Presidente della Commissione Europea Romano Prodi. La Federazione Anarchica Informale è un movimento rivoluzionario con una struttura "orizzontale", composta da vari gruppi di matrice anarchica, uniti in un patto federativo di mutuo appoggio. Le cellule (gruppi d'affinità) che fanno parte della FAInformale rivendicano le proprie azioni con una sigla specifica affiancata a quella della FAI-Federazione Anarchica Informale. La Federazione si definisce anarchica perché tende alla «distruzione dello Stato e del capitale» ed informale perché priva di meccanismi autoritari, associativi e burocratizzanti. In questo modo intende garantire «l'anonimato e l'indipendenza dei gruppi e dei singoli che la compongono», che non necessariamente si conoscono tra loro. A partire dal 1999 diverse sigle anarchiche italiane firmarono una serie di azioni dirette contro numerosi obiettivi istituzionali (in Italia e all'estero). Alcune di queste sigle comparvero anche nella rivendicazione dell'attentato compiuto a Bologna il 21 dicembre 2003 contro Romano Prodi, che di fatto sancì la loro unione federativa e la nascita della FAI-Federazione Anarchica Informale. Quel giorno, la doppia esplosione di due cassonetti (al cui interno vi erano due ordigni esplosivi) distanti ottanta metri dalla casa bolognese di Romano Prodi, che all'epoca era Presidente della Commissione Europea, fu infatti rivendicata dal neonato gruppo anarchico con due documenti. Il primo documento – «Chi siamo - Lettera aperta al movimento anarchico ed antiautoritario» – fu una vera e propria presentazione del gruppo al movimento anarchico: venne inviato tramite posta prioritaria alla redazione bolognese del quotidiano «La Repubblica» e firmato da quattro gruppi con sigle tutte precedute dall'acronimo "F.A.I.": F.A.I./Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare); F.A.I./Brigata 20 luglio; F.A.I./Cellule contro il Capitale, il Carcere, i suoi Carcerieri e le sue Celle; F.A.I./Solidarietà internazionale. Nel documento il gruppo si definisce una:
• Federazione, perché costituita da “gruppi o singoli, donne e uomini, liberi ed uguali accomunati dalle pratiche di attacco al dominio, consci del valore del mutuo appoggio e della solidarietà rivoluzionaria come strumenti di liberazione”
• Anarchica, perché intende distruggere lo Stato e il capitale “per vivere in un mondo in cui ‘domini’ la libertà e l'autogestione, dove sia possibile ogni tipo di sperimentazione sociale che non comporti lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura. Radicalmente avversi a qualunque cancro marxista...”
• Informale, perché strumento organizzativo in grado di garantire l'indipendenza e l'autonomia dei singoli aderenti alla federazione contro i meccanismi autoritari tipici delle organizzazioni gerarchiche o non informali; perché strumento in grado di proteggerli da “malaugurati casi di infiltrazione o delazione” visto che la conoscenza tra individualità e gruppi aderenti non è obbligatoria “piuttosto, si riconoscono attraverso le azioni compiute e il patto di mutuo appoggio che li lega”; perché “inoltre chi fa parte della Federazione Anarchica Informale ne è militante a tutti gli effetti solo nel momento specifico dell'azione e della sua preparazione, non investe l'intera vita e progettualità dei compagni, ciò permette di mettere definitivamente in soffitta ogni specialismo lottarmatista”
Viene, inoltre, evidenziata l'importanza del patto di mutuo appoggio, definito “il motore della Federazione Anarchica Informale” ed incentrato su tre punti chiave: solidarietà rivoluzionaria, campagne rivoluzionarie, comunicazione tra gruppi e singoli; essi “diventano vincolanti qualora venga condivisa l'impostazione rivoluzionaria anarchica sopracitata, quindi, quando singoli/gruppi scelgono di divenire parte della Federazione Anarchica Informale”.
Il secondo documento – intitolato «Operazione Santa Claus» – venne utilizzato dagli "informali" per comunicare l'avvio della “prima campagna di lotta della Federazione Anarchica Informale”. Infatti, pochi giorni dopo l'esplosione avvenuta nei pressi di casa Prodi, lo stesso ricevette in casa un pacco incendiario e nei giorni seguenti altri pacchi bomba raggiunsero diverse istituzioni europee: Banca Centrale Europea, Europol, Eurojust, ufficio al capogruppo del Partito Popolare Europeo, ufficio di un membro del Partito Socialista Europeo.
Ma, parlando di Alfredo Cospito, chi è quest'uomo? Cospito è membro della Federazione Anarchica Informale (FAI) che - a differenza della Federazione Anarchica Italiana (FAI) - è un'organizzazione terroristica composta da vari gruppi di matrice anarchica, uniti dalla loro comune fede nell'intimidazione armata rivoluzionaria. È ritenuto un capo dell'organizzazione, in carcere da dieci anni per almeno un paio di attentati terroristici. La Federazione Anarchica Informale non deve essere confusa, quindi, con la Federazione anarchica italiana (la storica FAI) che respinge l'intimidazione fisica, l'azione punitiva, l'attentato e la violenza indiscriminata come metodo di lotta. Le cellule che fanno parte della Federazione Anarchica Informale agiscono sia come cellule separate (orizzontali) che sotto la sigla FAI (informale) ed i cui affiliati sono noti per aver commesso, e continuare a farlo, blitz eversivi nell'anonimato, definiti "rivoluzionari" dalla stessa Federazione. Ma il movimento anarchico è altra cosa.
(fonte: www.anarcopedia.org)