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IL 90% DEGLI GLI ITALIANI NON RICCHI COSTRETTO AL RISPARMIO

Il governo continua a dirci che cresce il livello di occupazione (quale?) e che aumentano le retribuzioni (quanto?) e che rallenta l’inflazione (come?) ma il futuro degli italiani resta, comunque, abbastanza incerto. La verità è che le famiglie italiane hanno aumentato la loro propensione al risparmio, arrivando a mettere da parte più del 10% del reddito perché persiste, in generale, incertezza per il futuro. Come riporta un'analisi del Corriere della Sera, questa situazione non si verificava da tempo, visto che appena nel 2022 la propensione al risparmio era scesa sotto il 7% e che, oggi, la ricchezza pro-capite arriva a quasi 93mila euro, media che, però, non è rappresentativa della situazione italiana. Partendo, infatti, dal presupposto che il 92% delle famiglie detiene attività finanziarie, quasi due terzi del totale del patrimonio è posseduto dal 10% più ricco mentre la quota del 50% più povero si ferma sotto il 10%. Risparmi che sono principalmente destinati all’investimento immobiliare, a cui sono stati destinati, nell'ultimo anno e mezzo, quasi 200 miliardi di euro, anche se acquistare immobili nell’ultimo anno è stato più complicato a causa delle condizioni finanziarie (tassi di interesse) meno convenienti. Ma, oltre al settore immobiliare che rappresenta una fetta importante del reddito degli italiani - con un valore del patrimonio che supera i 5mila miliardi - risulta in netta ripresa anche l’investimento in attività finanziarie laddove, nei primi sei mesi del 2024 (fonte Corriere della Sera) le nuove risorse investite hanno superato i 25miliardi di euro. Gli italiani, in effetti, investino in attività finanziarie per ricercare un rendimento sicuro, optando per il comparto obbligazionario: nei primi sei mesi del 2024, infatti, all'acquisto di titoli pubblici sono stati destinati più di 40 miliardi di euro. Un discorso diverso va fatto, invece, per i depositi che dall’inizio del 2023 hanno sofferto un prelievo di quasi 60 miliardi di euro mentre nel biennio 2020-2021 avevano beneficiato di un afflusso di 170miliardi di euro. Il saldo, quindi, è diminuito dai 1.630 miliardi di euro registrato a dicembre 2022 ai 1.570 miliardi di euro registrato a giugno 2024: il 28% del totale della ricchezza finanziaria, il 4% in meno del 2020. Il recupero dei mercati finanziari, avvenuto nella prima parte di quest’anno, ha portato le famiglie italiane a puntare sui fondi comuni di investimenti, ai quali sono stati destinati 15miliardi di euro che hanno così compensato il disinvestimento del 2023, comprimendo, per altro, gli investimenti su prodotti assicurativi e previdenziali. Il valore complessivo delle attività finanziarie delle famiglie italiane ha superato i 5.500 miliardi di euro, dato più alto da sempre. Gli italiani, quindi, investono principalmente nel settore immobiliare e nelle attività finanziarie, a testimonia dell'incertezza per il futuro e, quindi, alla ricerca di un rendimento finanziario sicuro.




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